Elon Musk ha rivelato di aver
ricevuto una sorta di ultimatum dalla Sec (analoga alla nostra
Consob) per chiudere un'indagine federale su una potenziale
frode azionaria derivante dal suo acquisto di Twitter nel 2022,
ora noto come X. Proposta che il suo avvocato, Alex Spiro,
sembra aver respinto, sostenendo che l'indagine è motivata
politicamente. Lo riporta il Washington Post.
I colloqui privati ;;sono diventati pubblici dopo che Musk,
ora uno dei principali consiglieri del presidente eletto. Donald
Trump, ha condiviso una lettera del suo legale in cui si afferma
che al miliardario sono state concesse 48 ore per accettare un
accordo o affrontare numerose accuse non meglio specificate "a
breve".
La Sec, presieduta da Gary Gensler, ha indagato per circa due
anni su Musk per aver impiegato troppo tempo a rivelare il suo
acquisto nel 2022 di una notevole quantità di azioni Twitter,
che potrebbe avergli consentito di accumulare una quota
importante nella società a un prezzo scontato. Non aver
comunicato tempestivamente gli acquisti potrebbe aver giovato
finanziariamente a Musk, perché il prezzo sarebbe potuto salire
se gli investitori avessero saputo che stava acquistando azioni.
Nei documenti del tribunale, la Sec ha precedentemente affermato
che le azioni di Musk, oltre a violare potenzialmente le regole
sulla divulgazione tardiva, avrebbero potuto costituire una
frode sui titoli.
Nella lettera pubblicata online, Alex Spiro non ha descritto
i termini in base ai quali la Sec si è offerta di risolvere
l'inchiesta. Invece ha attaccato Gensler e ha sollevato la
possibilità che il presidente della Sec si sia impegnato in "una
campagna impropriamente motivata contro Musk e gli individui e
le aziende a lui associate". "Pretendiamo di sapere chi ha
diretto queste azioni, se e' stato lei o la Casa Bianca", ha
scritto l'avvocato di Musk.
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