Partnership con il settore
privato per finanziare gli investimenti nella ricerca e favorire
l'interscambio con il mercato del lavoro, senza dimenticare
l'impegno primario nella lotta alle disuguaglianze sociali.
Questa la ricetta di successo del rettore della Pontificia
Università di Rio de Janeiro (Puc), padre Anderson Antônio
Pedroso, alla guida della prestigiosa istituzione carioca,
riconosciuta come migliore ateneo privato del Brasile e terzo
migliore nel ranking generale del Paese sudamericano.
Conosciuto per il suo approccio da Ceo di una grande
multinazionale, in un'intervista con il quotidiano Estadão il
gesuita afferma tuttavia di essere "amministratore delegato di
un'università senza fini di lucro la cui funzione sociale è
lottare contro la povertà". Attore di un ben avviato processo di
risanamento padre Anderson afferma di avere come obiettivo
principale raggiungere la sostenibilità economica "prendendo
decisioni non facili, ma che sono da considerare strategiche".
Il fulcro dell'azione del rettore è raccogliere risorse
attraverso la cooperazione, come dimostra l'ultimo accordo
chiuso in Cina per un valore di 95 milioni di dollari. "Abbiamo
uno stile differente, puntando a investimenti nella ricerca",
afferma. "Abbiamo ricerche patrocinate da multinazionali e
diverse industria per 50 milioni di dollari. Non abbiamo lucro,
questi investimenti garantiscono la funzionalità del nostro
ecosistema". Accordi firmati con 120 partner garantiscono i
fondi per portare avanti 200 progetti. Dal settore petrolifero
alla sanità.
In particolare, tra le iniziative maggiormente attrattive
spicca il laboratori di bio design, sviluppato grazie alla
partnership con l'impresa sanitaria Dasa per lo sviluppo di
tecnologia in 3D in campo medico. Grazie allo sviluppo stampa in
3D alla Puc si riproducono modelli di organi interni in realtà
aumentata che facilitano l'identificazione di patologie e
aiutano i medici a preparare complesse operazioni chirurgiche.
Le ricerche hanno trovato spazio in centinaia di pubblicazioni
internazionali specializzate. "Durante la pandemia abbiamo anche
stampato attrezzature come connettori di respiratori. Un
progetto che ha attirato l'attenzione di Dasa".
La Puc è anche pronta per la sfida del futuro: l'Intelligenza
artificiale. Settore dove padre Anderson annuncia investimenti
consistenti. "Tutti i corsi avranno progetti, vogliamo creare un
ambiente tecnologico", ha detto.
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