E' stato condannato a 10 mesi, con
sospensione condizionale della pena, dal giudice del Tribunale
di Bologna, Anna Fiocchi, lo studente 20enne che il 5 aprile
venne arrestato (e poi rimesso in libertà) durante i disordini
con le forze dell'ordine al Parco Don Bosco di Bologna,
all'epoca occupato da decine di persone che protestavano contro
l'abbattimento di alberi per la costruzione delle nuove scuole
Besta.
Il giovane, assistito dagli avvocati Mario Marcuz e Mattia
Maso, era accusato di furto pluriaggravato (poi riqualificato in
tentato furto), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il
processo si è svolto con la formula del rito abbreviato
condizionato all'audizione di alcuni testimoni. La Procura aveva
chiesto 10 mesi.
Lo scorso aprile il giovane venne fermato nel parco di notte
da un equipaggio dei carabinieri dopo che un residente segnalò
al 112 un furto nel vicino cantiere del tram. Secondo quanto
ricostruirono gli investigatori, il ragazzo, che fuggì insieme
ad altri due verso il presidio al parco Don Bosco, fu bloccato
con l'utilizzo del taser e dello spray al peperoncino. In quel
momento sarebbero arrivati attivisti del presidio, costringendo
i militari a chiamare i rinforzi: durante i disordini tre
carabinieri rimasero feriti e anche il giovane poi venne portato
in ospedale per controlli.
Durante l'udienza fuori dal Tribunale si è tenuto un presidio
di solidarietà da parte di un gruppetto di attivisti dei
collettivi e dei centri sociali, mentre agenti di polizia e
Digos hanno presidiato l'ingresso del palazzo di giustizia.
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