"Oggi ricordiamo coloro che fecero
sì che queste terre divenissero italiane, ricordiamo i soldati
morti, coloro che per mantenere l'italianità, a vario titolo,
dovettero subire il martirio delle foibe, ricordiamo coloro che
hanno sostenuto e rivendicato il diritto alla memoria negli anni
bui, quando di queste cose non si parlava". Così, in un percorso
tra storia e ricordi, con testimonianze, video, musica e
messaggi, il presidente dell'Unione degli Istriani, Massimiliano
Lacota, si è rivolto alle centinaia di persone accorse per i 70
anni dell'Unione degli Istriani. Oltre ai messaggi del
Presidente del Consiglio Meloni, del Presidente del Senato
Ignazio La Russa, del ministro Ciriani e all'intervento del
ministro Piantedosi, toccanti sono state le parole di Nadia
Cossetto, parente di Norma Cossetto, massacrata dalle forze
jugoslave, e quelle di un commosso senatore Roberto Menia. Le
celebrazioni sono iniziate giovedì scorso nell'aula del
Consiglio comunale di Trieste, con la consegna del Sigillo
Trecentesco alla stessa Unione. Ieri si sono svolte le cerimonie
alle foibe e ai monumenti sul colle di San Giusto, e un concerto
al Teatro Verdi di Muggia, con brani della cultura istriana, a
cura di Elia Macrì.
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