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Marlon Brando rivive sullo schermo al Tff

Marlon Brando rivive sullo schermo al Tff

L'attore Billy Zane: "Precursore sui temi ambientali e sociali"

TORINO, 30 novembre 2024, 16:30

Redazione ANSA

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La somiglianza di Billy Zane con Marlon Brando è davvero impressionante e dà forza alla sua interpretazione nei panni di uno degli attori più grandi del cinema. La sua totale e convinta immedesimazione riesce a fare rivivere sullo schermo la stella di Hollywood. Non si può non partire da questa constatazione per parlare di 'Waltzing with Brando' del regista americano Bill Fishman, film fuori concorso, presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival. Uno dei titoli più attesi e richiesti nei mercati internazionali degli ultimi mesi, segna l'epilogo ideale per il Torino Film Festival che dedica proprio a Brando una grande retrospettiva per celebrare il centenario della sua nascita. La storia poco conosciuta e vera racconta di come Marlon Brando, tra il 1969 e il 1974, convinse l'architetto Bernie Judge che insieme avrebbero potuto costruire il primo rifugio ecologicamente perfetto del mondo su una minuscola e disabitata isola di Tahiti. Brando credeva che questo grande esperimento ecologico avrebbe ispirato a un futuro migliore e più sostenibile. Cercò così di piegare la natura incontaminata ai suoi desideri, ma di fronte alle difficoltà del progetto si rivelò come un uomo vulnerabile e umorale, un sognatore eccentrico attratto e insieme disgustato dalla fama, desideroso solamente di vivere in pace nel suo paradiso. "La vicenda ha un'attualità straordinaria, dal momento che parla del desiderio di un uomo che, già 55 anni fa, desiderava rendere il mondo consapevole del cambiamento climatico e invertire la tendenza devastanti dei suoi effetti" sottolinea Bill Fishman. "Marlon Brando è stato un precursore, su tante tematiche sociali ha dettato la linea. A Hollywood allora non c'erano tanti attivisti, lui organizzava marce, manifestazioni.
    Ha investito soldi per difendere suoi principi, è stato il paladino dei diseredati, capiva la mancanza di uguaglianza nel mondo. Ha difeso i diritti dei nativi, i diritti civili. Il fatto che avesse lungimiranza di comprendere l'importanza della tematica ambientale nel 1969, i rischi che si correvano, è davvero incredibile" osserva Billy Zane.
   

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