"La mancanza di un piano d'azione
concreto e condiviso lascia molte domande aperte. Quale sarà il
futuro del Casinò de la Vallée? Come si può trasformare questa
realtà in una nuova opportunità per la nostra Regione? Il tempo
scorre e i dubbi permangono. Servono una visione chiara e una
strategia condivisa per rilanciare il Casinò, valorizzando il
lavoro svolto finora e imparando dagli errori del passato. Si
riuscirà (finalmente) ad imboccare la strada giusta?". Così il
capogruppo Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, sul proprio
blog.
"Durante il passaggio di agosto - scrive Aggravi - in quarta
Commissione, non si sono registrati grandi progressi, come da
aspettative. Tuttavia, rimane un tema cruciale: la necessità di
un confronto concreto con le strutture regionali e con i
rappresentanti del Casinò de la Vallée. Ad oggi, queste mie
richieste sono rimaste inevase, dimostrando uno scarso interesse
anche da parte di molti colleghi di Commissione. Questo spiace".
Concordando con "molti dei dubbi" del già direttore generale
della casa da gioco Pietro Conca - di cui il quotidiano La
Stampa ha pubblicato oggi l'analisi dello studio dell'agenzia di
consulenza E&Y commissionato da Finaosta - Aggravi sostiene: "È
inutile ricercare nuovi dirigenti o stendere un piano
industriale se non si è ancora deciso quale direzione strategica
intraprendere. Come ho già avuto modo di dire anche io in
Consiglio Valle, 'la casa non si costruisce partendo dal tetto'.
Pur riconoscendo il valore del lavoro svolto da E&Y, trovo
particolarmente rilevanti la parte finale dello studio e il
parere legale annesso. In queste parti si offrono indicazioni
importanti per 'il decisore' che avrà la responsabilità di
definire il futuro del Casinò. Inoltre, è essenziale riflettere
sul periodo 2003- 2017: dagli alti risultati raggiunti alla
crisi aziendale che ha portato al concordato preventivo.
Comprendere gli errori del passato è fondamentale per evitare di
ripeterli".
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