Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Turismo e Sport
"Gli impianti sciistici sono stati
tra i primi a subire gli effetti del cambiamento climatico.
L'Italia ha saputo valorizzare meglio delle altre nazioni le
comunità di montagna, permettendo loro di continuare a
prosperare, ma c'è ancora tanto lavoro da fare". Così - riporta
una nota dell'Uv - Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione
nazionale esercenti funiviari (Anef), durante la conferenza 'Le
ski et la nature: une cohabitation gagnante', che si è tenuta
ieri ad Arvier, dando il via a una serie di tavoli tematici
organizzati dall'Union Valdôtaine.
"L'Union Valdôtaine ha sempre creduto nell'importanza di
unire i valdostani, perché il nostro sviluppo dipende dalla
forza della comunità e dalla gestione consapevole delle nostre
risorse", ha detto il presidente del movimento, Joël Farcoz.
"La politica regionale deve garantire che gli impianti
sciistici rimangano un motore economico essenziale per la
montagna", ha sottolineato il vicepresidente della Regione e
assessore ai Trasporti, Luigi Bertschy.
"La pandemia ha cambiato la nostra visione del turismo. Ora
dobbiamo puntare a nuovi flussi turistici, con un occhio attento
all'inclusività e all'accessibilità, anche per le persone con
disabilità", ha aggiunto Giulio Grosjacques, assessore al
Turismo.
"Émile Chanoux ci ha insegnato che non si può pensare alla
montagna senza tenere conto di chi la vive. La natura e l'uomo
devono convivere per poter mantenere l'equilibrio che ci
consente di prosperare", ha detto l'assessore alle Politiche
nazionali per montagna, Luciano Caveri.
Alla serata hanno preso parte anche i rappresentanti delle
principali categorie coinvolte a vario titolo nel mondo dello
sci, dai maestri e le guide alpine agli albergatori. E' "emersa
una Valle d'Aosta plurale", con l'Union Valdôtaine che intende
"dare rappresentanza a tutti", opponendosi a "certi soggetti
politici che, da un punto di vista speculativo, sposano
soluzioni insostenibili", ha detto in conclusione il capogruppo
Uv in Consiglio Valle, Aurelio Marguerettaz.
In collaborazione con Turismo e Sport
Ultima ora