(di Chiara Acampora)
Quattro tensostrutture per i
senzatetto e spazi delle parrocchie a disposizione dei più
bisognosi, seguendo l'invito rivolto da papa Francesco. Sono
alcune delle iniziative pensate per l'accoglienza di senza fissa
dimora, fragili e poveri durante l'Anno Santo che si aprirà alla
vigilia di Natale.
Le maxi tende dovrebbero debuttare pochi giorni prima
dell'apertura del Giubileo. Il progetto prevede che siano
allestiti quattro tendoni a ridosso delle principali stazioni di
Roma (Termini, Tiburtina e Ostiense) e in un'area in prossimità
o in collegamento con la basilica di San Pietro. Una sorta di
hub dell'accoglienza aperti h24 in grado di ospitare fino a 70
persone al giorno garantendo anche i pasti (colazione, pranzo e
cena). Il sindaco Roberto Gualtieri ha assicurato: "Le
tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo
secondo i piani e saranno pronte per l'inizio del Giubileo".
Quanto ai tendoni e alla loro collocazione sono sorte diverse
polemiche nelle ultime settimane. Ma l'assessora alle Politiche
Sociali, Barbara Funari, ha sottolineato nei giorni scorsi che
si tratta di "una risposta concreta per aumentare i posti per
l'accoglienza e non certo per aumentare il degrado". Anche il
direttore dalla Caritas di Roma difende l'iniziativa: "Queste
polemiche mi sembrano un po' campate in aria - ha detto Giustino
Trincia, in occasione della presentazione dell'ultimo rapporto
sulla povertà a Roma - E' chiaro che non è soluzione ma nel
frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che
facciamo?".
Intanto il vicario generale per la diocesi di Roma,
monsignor Baldo Reina, ha annunciato che ci saranno incontri con
"i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti"
per mettersi "all'opera" e trasformare in realtà l'invito di
Bergoglio a offrire spazi ai bisognosi nell'anno del Giubileo.
Anche le associazioni sono pronte a dare il proprio contributo
nell'Anno Santo. Tra le proposte concrete della Caritas
"arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola" e una
moratoria sugli sfratti, lanciata assieme alla Diocesi. Il primo
gesto della comunità di Sant'Egidio arriverà proprio
all'indomani dell'avvio del Giubileo con il pranzo di Natale.
"L'anno scorso abbiamo apparecchiato per 250mila persone in
circa 70 Paesi del mondo - spiegano dalla Comunità -. Anziani
soli, senza fissa dimora e migranti. Si sono sedute a tavola in
Italia circa 80mila persone, tra volontari di Sant'Egidio e
bisognosi, di cui 20mila tra Roma e Lazio". E anche quest'anno
si replicherà. Non si tratta di un'iniziativa sporadica, ma del
"compimento di tutto un anno di amicizia" sottolineano dalla
comunità ponendo l'accento sul messaggio di pace e speranza che
ruota attorno al loro pranzo di Natale.
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